Silvia (guest)

Ho iniziato a uscire venerdì sera, ormai 19 anni, quindi... Insomma, sono sempre stata caso e chiesa.

Quindi, insomma, questa cosa ho detto, o la faccio adesso o non la faccio mai più.

E quindi mi sono buttata, sì sì sì, sono andata, è andata molto bene, l'ho vissuta come esperienza, così insomma, come gioco ovviamente.

E anche hai raggiunto un bel traguardo.

Sì sì sì, ero arrivata terza.

In che anno?

2002.

Allora l'esperienza in sé è stata un'esperienza positiva, è stato il dopo, la gestione del dopo, perché io l'esperienza ripeto l'ho vissuta proprio senza fasciarmi la testa con idee, anche perché ripeto stavo finendo gli studi, quindi a me interessava comunque quello.

Il dopo invece mi ha lasciato con tanti strascichi, quindi il dover gestire, anche magari in una piccola città dalla quale provengo, il fatto che ci fossero tutte queste voci, tutte queste chiacchiere, tutte queste invadenze.

Io la vedevo un po' come una violenza nei miei confronti, una mancanza di rispetto e quindi anche quelle che potevano essere le idee inerenti sia al corpo sia ovviamente alla persona che ero.

E mi hanno catapultato sempre di più verso, appunto, farmi un'autoanalisi, no?

Nelle dicerie parli, no?

Non ce n'era una in particolare, era proprio il fatto che io fossi una persona e venivo vista come un'altra.

più superficiale, più... Cioè ti giudicavano soltanto sul corpo e tu volevi essere giudicato solamente?

Ovviamente.

Insomma, magari anche la scelta di andare, ma perché l'hai fatto, perché sei voluto andare là se poi non hai voluto proseguire quella carriera, quel mondo...

Esatto, perché faceva un po' parte di me, delle mie... Pulisità.

Sì.

Cioè, significava un po' abbandonare anche quello che erano gli studi che stavo facendo, non riuscivo a portare avanti le due cose insieme e quindi ho dato ovviamente spazio molto di più a quello che era lo studio, anche perché io studiavo e studio, ho studiato come dietista e quindi ero, insomma, ancora oggi aiuto le persone che hanno un disturbo di comportamento alimentare.

È il tuo mestiere?