Mikel Marini

Quindi intanto ti direi sicuramente questo.

C'è il libro che dice che uno volente o nolente ne ricava prestigio.

Un filo.

Che magari capito anche per un attimo in un contesto al di fuori di quelli che si interessano, di quelle che si interessano,

fa anche un po' di scena.

E questo dico perché non mi aspettavo che andasse così, e invece è stata una delle cose a livello proprio più vicino alla mia quotidianità che ho notato.

Invece secondo me, sembra una risposta un po' fin, cioè un po' banale questa cosa che ho detto, però mi sembra vera.

Invece il secondo punto, che è anche quello un po' più bello, è che comunque hai la possibilità, cioè io ho avuto la possibilità, quindi penso che sia possibile avere questa possibilità, anche perché so di altri che l'hanno avuta, cioè di un... veramente una grande crescita per il libro grazie a questo lavoro di editing, quantomeno, cioè questa...

questo accodarsi letteralmente alla visione di chi questo libro lo sta facendo, di chi ci mette la faccia, ci mette le risorse perché è intenzionato a renderlo

la versione migliore di se stesso e anche magari a indirizzarlo con una collana che sta portando avanti un certo discorso.

Quindi penso che ci sia veramente un di più, sia per dove vieni inserito, sia soprattutto anche per il tipo di lavoro che ci può essere, che sia l'editor, che sia il direttore, la direttrice di collana.

potenzialmente, puoi avere quella voce in più che segna i testi e il libro in maniera molto positiva.

Nel mio caso è stato sicuramente così, senza Isabella Lerdini che praticamente mi ha

tolto metà della roba che c'era nel libro e indirizzato quella restante e sarebbe venuta fuori una roba molto confusa e per me quello è stato il vantaggio principale che è interessante perché dopo la quale saperebbe invece cosa succede se hai un editor, un direttore di collana che invece magari appiattisce potenzialmente questa carica del libro e gli

Lì non lo so, però secondo me è un rischio che vale la pena di prendersi.

Grazie.

Allora, abbiamo fatto una dei sei minuti, faccio più breve.

La discontinuità secondo me non è tanto interessante se c'è a livello programmatico in chi scrive, ma piuttosto credo che sia interessante se è una conseguenza di altre scelte che stanno dietro la scrittura, dietro altre consapevolezze che però sono prioritarie, che poi diventano discontinuità.

Ma se tu ti poni programmaticamente a discontinuità, secondo me...

non arrivi così lontano, forse casomai deve essere più una conseguenza, nel senso, a parte la discontinuità, devi avere delle robe interessanti da dire, devi star facendo qualcosa che è di per sé interessante, e poi se questa cosa che stai facendo che è di per sé interessante, importante, allora, guarda caso, ti pone anche in discontinuità rispetto...